venerdì 19 dicembre 2014

Recensione : "La caccia al tesoro", Andrea Camilleri


Scritto nel 2010 da Andrea Camilleri, "la caccia al tesoro" fa parte della serie di Montalbano. Ambientato a Vigata, la vicenda si apre con una lite furibonda tra due fratelli e il ritrovamento nella loro casa di una bambola gonfiabile alquanto malridotta. Nei giorni seguenti a quell'evento, viene ritrovata un' altra bambola identica a quella rinvenuta nello stabile. A questa strana coincidenza si aggiunge il fatto che Montalbano, da qualche giorno, riceva lettere che lo sfidano a risolvere degli indovinelli, come in una sorta di caccia al tesoro. Tutti questi elementi inducono Salvo Montalbano ad indagare, assecondando il suo istinto da poliziotto, che gli suggerisce che qualcosa di tremendamente macabro si nasconda dietro a quella vicenda.

Sempre più frequentemente, con l'avanzare dell'età del protagonista, troviamo un Salvo intento a combattere i demoni della vecchiaia..si rifiuta di credere che il tempo stia passando anche per lui. Non lo accetta. Così come non lo accettano numerosi lettori, secondo cui un personaggio del genere non dovrebbe avere età. Io invece credo sia interessante vedere come un tipo come Salvo affronti un momento della vita che è, in fin dei conti, difficile per tutti. Salvo si mostra  alquanto riluttante  perchè la vecchiaia è sinonimo di debolezza e lui detesta mostrarsi debole o incapace di far qualcosa. Nega l'evidenza e questo atteggiamento stimola a chiedersi se un giorno arriverà mai a farsene una ragione.

A differenza degli altri romanzi, la storia narrata è decisamente inquietante...quasi impressionante. Innovazione che non tutti i lettori hanno gradito in quanto divergente con il tono solitamente utilizzato negli altri libri della serie. 
La caccia al tesoro è un libro mozzafiato, appassionante, dal finale (parere personale) presumibile ma non per questo meno sconvolgente.
Consigliatissimo.

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