venerdì 26 dicembre 2014

Recensione: "The normal heart"



The normal heart è un film del 2014 di Ryan Murphy, basato sull'omonima opera teatrale del 1985 di Larry Kramer. I maggiori interpreti sono Matt Bomer, Mark Ruffalo, Jim Parsons, Julia Roberts e Taylor Kitsch.

Ned Weeks è uno scrittore, dichiaratamente gay ma riluttante alla grande libertà sessuale e la promiscuità che spesso, in quegli anni, accomunava i membri della comunità. Un giorno, a New York, legge per la prima volta di una malattia che aveva colpito 41 omosessuali, motivo per cui venne definita il "cancro dei gay". Ned inizia una battaglia contro le case farmaceutiche ed anche il governo per sensibilizzare maggiormente la gente, far conoscere la malattia e trovare possibilmente una cura. Troverà molti ostacoli nel suo percorso ma l'amore per Felix, il giornalista di cui è perdutamente innamorato e che ha contratto il virus, gli darà la forza per combattere con maggior energia.


Pellicola ambientata negli anni ottanta, momento in cui insorgeva la piaga dell' Aids, diffondendosi inizialmente nella comunità gay. The normal heart è un film denuncia contro un mondo che ha sempre ghettizzato la diversità fino a definire una malattia, che colpisce ancora senza discriminazioni sessuali, "il cancro dei gay".
Nonostante sia una trasposizione per la tv, ha ricevuto molti riconoscimenti. The normal heart è un film quasi autobiografico in quanto è possibile far coincidere il personaggio di Ned Weeks con l'autore dell'opera originale, Larry Kramer. Questa fu scritta nel 1985, proprio in concomitanza con l'avvento della malattia che solo successivamente prese il nome di Aids. Larry Kramer si battè strenuamente per vedere riconosciuti i diritti dei gay e questo suo atteggiamento gli fece incontrare molte ostilità.  Ci sono voluti  vent'anni, infatti, prima che si realizzasse una trasposizione cinematografica della sua opera. 


Molti altri film hanno trattato la tematica dell' Aids in rapporto alla comunità gay. Mi viene in mente il celeberrimo "Philadelphia" e il più recente "Dallas buyers club", e il punto debole di questi film è l'ovvia mancanza di originalità. Il tema trattato è ampiamente conosciuto e logicamente non ci si può allontanare troppo dalla realtà dei fatti. Ci ritroviamo quindi con scene toccanti ma prevedibili. Ci meravigliamo di come e quanto il "mondo" possa essere stato cieco, ignorante e crudele...e alla fine concludiamo che, seppure ci siano stati dei passi avanti, non siamo ancora totalmente lontani da quella realtà. Niente di nuovo, insomma. Nonostante questo però, "the normal heart" è un film toccante e ben realizzato. Da non sottovalutare l'interpretazione magistrale di Matt Bomer e Mark Ruffalo che, già da sola, vale la visione del film.


Consigliato, ma, con la giusta predisposizione d'animo.

giovedì 25 dicembre 2014

Recensione: "Splice"



Splice è un film del 2009, di Vincenzo Natali, interpretato da Adrien Brody (nel ruolo di Clive) e Sarah Polley (nel ruolo di Elsa).

Clive ed Elsa sono due scienziati, legati nella vita e nel lavoro. Come suggerito dal titolo, "to splice" cioè "innestare, montare", essi si occupano di legare il DNA di diverse specie animali al fine di estrarre cellule staminali e l'apparato genetico utile alla cura di alcune malattie. Dopo un primo esperimento ben riuscito, decidono di provare con il DNA umano ma l'azienda presso cui lavorano, non appoggia il loro progetto. Decideranno di portare avanti, in segreto, il loro studio e dalla mescolanza dei geni umani ed animali otterranno Dren. Le conseguenze saranno inaspettate.


...le conseguenze saranno inaspettate. No, per nulla. Senza fare chissà che sforzo di immaginazione, accadrà esattamente quello che pensate. Tralasciando l'ovvietà della trama, vi sono purtroppo molte altre note negative...ci aspettiamo un film di fantascienza/horror e ci ritroviamo con uno tragicomico. Ma facciamo qualche esempio. L'azienda presso cui lavorano i due scienziati ha come acronimo N.E.R.D. e se non fosse abbastanza, il nome della creature geneticamente modificata è Dren. Nerd al contrario. 
Dren cresce e diventa una bella ragazza con la coda e le gambe da rana ed è davvero difficile trattenere una risata quando indossa un abitino molto femminile e fa gli occhi dolci al suo creatore, Clive... scatenando peraltro la gelosia della moglie. E il dramma qual è? che la moglie ha ragione a sospettare! E non aggiungo altro, non vorrei mai togliervi il "piacere" di vederlo!
E quando pensavate di aver visto il peggio del peggio, ecco che arriva una scena finale degna da sola di un Razzie Award. 

Insomma, uno tra i film più brutti che io abbia mai visto. 

Assolutamente, non consigliato. 

domenica 21 dicembre 2014

Recensione: "Oceano Mare", Alessandro Baricco.





Oceano Mare è un romanzo del 1993 di Alessandro Baricco, composto in tre parti.

Nella prima parte, la storia si sviluppa quasi totalmente all' interno della locanda Almayer, in cui convergono numerosi personaggi, molto diversi tra loro. Il tema attorno cui ruota ogni vicenda è il mare, interpretato da ogni singolo personaggio attraverso le loro esperienze. Troviamo il professore Bartleboom e la sua teoria dei limiti, Elisewin malata di ipersensibilità, un' affascinante donna mandata alla locanda dal marito per "guarire" dall'adulterio...

Nella seconda parte invece, ci troviamo a bordo di una zattera, dopo un naufragio, in compagnia di parte dell'equipaggio e dei passeggeri. E dei loro stati d'animo.

Nella terza ed ultima parte, ritroviamo gli ospiti della locanda e scopriamo cosa il destino abbia riservato ad ognuno di essi.



" Ha 38 anni, Bartleboom. Lui pensa che da qualche parte, nel mondo, incontrerà un giorno una donna che, da sempre, è la sua donna. Ogni tanto si rammarica che il destino si ostini a farlo attendere con tanta indelicata tenacia, ma col tempo ha imparato a considerare la cosa con grande serenità. Quasi ogni giorno, ormai da anni, prende la penna in mano e le scrive. Non ha nomi e non ha indirizzi da mettere sulle buste: ma ha una vita da raccontare. E a chi, se non a lei? Lui pensa che quando si incontreranno sarà bello posarle sul grembo una scatola di mogano piena di lettere e dirle
- Ti aspettavo.
Lei aprirà la scatola e lentamente, quando vorrà, leggerà le lettere una ad una e risalendo un chilometrico filo di inchiostro blu si prenderà gli anni - i giorni, gli istanti - che quell'uomo, prima ancora di conoscerla, già le aveva regalato. O forse, più semplicemente, capovolgerà la scatola e attonita davanti a quella buffa nevicata di lettere sorriderà dicendo a quell'uomo
- Tu sei matto.
E per sempre lo amerà. "

Non ho idea di quante volte io abbia immaginato questa scena, quante volte abbia desiderato viverla. Perché credo che sia davvero difficile pensare a qualcosa di più straordinario di un dono simile. Da togliere il fiato. Lui che dona il suo tempo a una donna ancora prima di conoscerne il volto. Lei che si commuove o più semplicemente ride..."e per sempre lo amerà". Come si potrebbe provare altro? Anche io amo Bartleboom. Per tutto ciò che rappresenta.

Il clima che circonda le vicende di ogni personaggio è surreale, come è tipico di molti romanzi di Baricco. Il tema del mare e di come questo possa assumere sfaccettature diverse a seconda del punto di vista con cui ci si approccia ad esso è ampiamente sviluppato. Il mare è magico ma anche terribile, soprattutto nella seconda parte del libro in cui riflette i sentimenti preponderanti sulla zattera: paura, desolazione, sofferenza.

Oceano mare è un viaggio, anzi, un insieme di viaggi fatti attraverso gli occhi dei vari personaggi.

Consigliato.

sabato 20 dicembre 2014

Recensione: "Il favoloso mondo di Amélie"



"Le fabuleux destin d'Amélie Poulain" ( titolo originale) è una produzione franco-tedesca  il cui regista è Jean-Pierre Jeunet. Interpreti principali sono Audrey Tautou e Mathieu Kassowitz.

Amélie (Audrey Tautou) è una giovane ragazza che lavora come cameriera in un bar di Montmatre, il "Cafè des deux Moulins". La sua vita scorre lenta, allietata da alcune gioie semplici (come spezzare la crosta della crème brulée o far rimbalzare sassi in un canale) quando un giorno un evento le cambia la vita: dietro una piastrella del muro del suo appartamento ritrova una scatola di latta contenente un soldatino, giochi vari e ricordi. Decide di cercare il proprietario della scatola e dopo una chiacchierata con la vicina ne scopre il nome: Dominique Bredoteau.
Inizia le ricerche per rintracciarlo ma senza ottenere alcun risultato. Quando sta per abbandonare l'impresa, interviene "l'uomo di vetro" (chiamato così a causa della malattia da cui è affetto che rende le sue ossa molto fragili) che le ridà fiducia e soprattutto un'informazione importante: l'uomo che cerca si chiama Bretodeau e non Bredoteau.
Amélie riesce così a trovare l'uomo e con uno stratagemma gli fa avere la scatola. Da quel momento, decide che avrebbe passato la vita a "sistemare le cose". Così, fece dei tremendi scherzi al fruttivendolo che maltrattava il suo garzone; fece innamorare la sua collega ,ormai rassegnata alla vita da single, di un frequentatore del bar e molte altre cose che non voglio anticipare perché meritano di essere scoperte man mano.

E poi c'è Nino ( Mathieu Kassowitz) e il suo album di fototessere. Chi è l'uomo misterioso che, imperterrito, scatta le sue foto e poi le getta sistematicamente via?

Il favoloso mondo di Amélie è un film meraviglioso che ti cattura e trascina in un mondo quasi onirico. Ogni scena è pura poesia, un concentrato di emozioni dalle quali è impossibile sfuggire. Dolce ma mai melenso.
Ho amato la musica che accompagna tutta la pellicola, le immagini quasi fotografiche che fanno da sfondo ad ogni ripresa, i personaggi particolari, ognuno con una caratteristica ben precisa.
Film che non ha vinto l'Oscar ma che ha trovato molti consensi e che, a prescindere da questo, consiglio. Da vedere una, dieci, cento volte. Non sarà mai abbastanza.

" Ebbene, dopo tutti questi anni l'unica che faccio fatica  a delineare... è la ragazza con il bicchiere d'acqua... è al centro, eppure ne è fuori.." (Uomo di vetro)
" Forse è solo diversa." (Amélie).

Consigliatissimo.



venerdì 19 dicembre 2014

Recensione : "La caccia al tesoro", Andrea Camilleri


Scritto nel 2010 da Andrea Camilleri, "la caccia al tesoro" fa parte della serie di Montalbano. Ambientato a Vigata, la vicenda si apre con una lite furibonda tra due fratelli e il ritrovamento nella loro casa di una bambola gonfiabile alquanto malridotta. Nei giorni seguenti a quell'evento, viene ritrovata un' altra bambola identica a quella rinvenuta nello stabile. A questa strana coincidenza si aggiunge il fatto che Montalbano, da qualche giorno, riceva lettere che lo sfidano a risolvere degli indovinelli, come in una sorta di caccia al tesoro. Tutti questi elementi inducono Salvo Montalbano ad indagare, assecondando il suo istinto da poliziotto, che gli suggerisce che qualcosa di tremendamente macabro si nasconda dietro a quella vicenda.

Sempre più frequentemente, con l'avanzare dell'età del protagonista, troviamo un Salvo intento a combattere i demoni della vecchiaia..si rifiuta di credere che il tempo stia passando anche per lui. Non lo accetta. Così come non lo accettano numerosi lettori, secondo cui un personaggio del genere non dovrebbe avere età. Io invece credo sia interessante vedere come un tipo come Salvo affronti un momento della vita che è, in fin dei conti, difficile per tutti. Salvo si mostra  alquanto riluttante  perchè la vecchiaia è sinonimo di debolezza e lui detesta mostrarsi debole o incapace di far qualcosa. Nega l'evidenza e questo atteggiamento stimola a chiedersi se un giorno arriverà mai a farsene una ragione.

A differenza degli altri romanzi, la storia narrata è decisamente inquietante...quasi impressionante. Innovazione che non tutti i lettori hanno gradito in quanto divergente con il tono solitamente utilizzato negli altri libri della serie. 
La caccia al tesoro è un libro mozzafiato, appassionante, dal finale (parere personale) presumibile ma non per questo meno sconvolgente.
Consigliatissimo.

martedì 16 dicembre 2014

Non aprite quello spoiler: once upon a time, 4x11, "heroes and villains"



Nella scorsa puntata abbiamo visto come il piano di Ingrid abbia avuto una conclusione inaspettata. Tremotino però non vuole rinunciare al suo happy ending e decide di servirsi ulteriormente di Uncino per rivelare ad Anna ed Elsa un portale che le riporti ad Arendelle, garentendogli così una fuga sicura. Ma Anna, pochi istanti prima di attraversare il portale, rivelerà di conoscere Tremotino e porterà alla luce il suo inganno.
Nel frattempo, Regina riposiziona il cuore nel petto di Marian, la quale guarisce. Marian, grata del fatto che le abbia salvato la vita per ben due volte, le dice che nel caso in cui Robin scegliesse di stare con lei, si farebbe da parte lasciandoli liberi di vivere la loro storia. Regina è entusiasta ma la sua felicità dura poco: Marian ricomincia a stare male e l'unico modo per salvarla è farle attraversare il confine della città, insieme a Robin e al figlio. In preda alla disperazione, Regina sembra chiedere aiuto a  Tremotino, il quale le consiglia di uccidere Marian per "ottenere il suo lieto fine"..ma lei non cade in tentazione e decide di rinunciare a Robin. Si baciano e si dicono addio.



E si Regina...sei un po' stupidotta. Io, al tuo posto, avrei fatto fuori quell'odiosa di Marian senza manco pensarci.
Tremotino, convinto di poter ancora avere il suo lieto fine, si reca nella torre dell'orologio, estrae tutto il potere contenuto nel cappello magico e si appresta ad eseguire un incantesimo che gli permetterà di separarsi dal pugnale. Con un tempismo perfetto, Emma cerca di intervenire ma è Belle a risolvere la situazione. Impugnato il pugnale, ordina a Tremotino di interrompere l'incantesimo e salva Uncino...successivamente, lo conduce al confine della città e gli rivela cosa le ha fatto aprire gli occhi: ella ha utilizzato un guanto magico in grado di mostrare la cosa più amata. Nel caso di Tremo, il guanto l'ha condotta proprio al pugnale...lui non riuscirà mai ad amarla più del potere.


Belle gli ordina di attraversare il confine e di vivere lontano da Storybrooke.
Una settimana dopo ci ritroviamo a New York. Tremo, accettato di non poter avere un lieto fine in quanto "cattivo", cercherà l'alleanza di uno strano trio composto da Malefica, Crudelia ed Ursula. I quattro vogliono trovare l'Autore del libro per costringerlo a cambiare i loro finali.
Regina ed Emma, grazie all'aiuto di Henry, scovano il luogo in cui il libro delle fiabe è stato creato. L'Autore non può essere lontano.


Tirando le somme. Credo che il tema "Frozen" sia stato ben inserito nella trama e, pur avendo apprezzato la presenza di questi nuovi personaggi, condivido la scelta di aver concluso la loro storia in questa metà di stagione. Ho preferito Anna e Kristoff ( per quanto quest'ultimo abbia svolto un ruolo del tutto marginale) ad Elsa.
Su Ingrid mi sono già espressa nella precedente recensione.
Sono felice che Uncino sia stato salvato e che, almeno per ora, la coppia Emma-Hook sopravviva.
Ho trovato assolutamente inutile la presenza del Fante. E' un bel personaggio ma al quale non hanno dato una giusta collocazione. Chissà, forse nella prossima metà di stagione. 
Ho qualche perplessità su questa improbabile alleanza tra Tremo e il trio di cattive. Per come ci sono state presentate, sembrano un gruppetto di reiette sfigate...non so. 


Il midseason finale è, comunque, epico ed apre ad uno scenario interessante: finalmente scopriremo chi sia l'Autore...eroi vs cattivi...con chi si schiererà Regina? Tremotino...non c'è speranza di redenzione per lui?
Non ci resta che attendere con ansia l'inizio della prossima metà di stagione, prevista per il primo marzo 2015 con l'episodio intitolato "darkness on the edge of town".


Voto: 8/10



lunedì 15 dicembre 2014

Non aprite quello spoiler: the big bang theory, 8x11, "the clean room infiltration"



Anche in questo finale di metà stagione ci si appresta a festeggiare il Natale. Per questa occasione Amy allestirà una cena a tema "vittoriano". Prima della cena, Leonard, Howard e Raj saranno impegnati a fronteggiare un problema all'università: la camera bianca è stata contaminata dalla presenza di un uccello entrato a causa di una dimenticanza, presumibilmente, di Wolowitz.



Una volta risolto, o forse no, i tre si recano alla festa di Amy.

Sheldon decide di punire Amy, colpevole di aver organizzato la cena a tema. La sua strategia è quella di comprarle il "regalo perfetto" così che lei, colta alla sprovvista, si sentirà terribilmente in colpa per non aver ricambiato.



A fine cena, giunge il fatidico momento e Sheldon consegna il proprio regalo alla fidanzata: un portafoto con una scritta dolcissima che lascia Amy senza parole...ma non impreparata! Anche Amy, infatti, ha un dono per lui: dei biscotti preparati secondo la ricetta della sua amata nonnina. Sheldon è colpito ed assapora il vero senso del Natale "rendere felici per essere felici".

Puntata carina, in cui il fulcro è sicuramente l'amore recentemente rivelato tra Sheldon ed Amy. Ci sono stati episodi più divertenti ma mi rendo conto di quanto debba essere complicato, dopo otto stagioni, mantenere sempre un certo livello. 
E che dire? anche io voglio un ragazzo che mi punisca con i regali!!!!



The big bang theory torna l'8 gennaio 2015 con il prossimo episodio!
Voto: 6/10

sabato 13 dicembre 2014

Recensione "Cenerentola a Parigi"




Funny face, titolo originale, è un film musicale di Stanley Donen del 1957.

La rivista Quality è in cerca di un nuovo volto che sia in grado di incarnare una donna bella ed intelligente, una donna "di qualità". Nel portare a termine un servizio fotografico, la direttrice della rivista ed il fotografo Dick Avery (interpretato da Fred Astaire) si imbattono in Jo Stockton (interpretata da Audrey Hepburn) una bibliotecaria che sembra adattarsi perfettamente a tale ruolo. Entrambi convinceranno la timida Jo a seguirli a Parigi per renderla la "donna quality". Nonostante le prime perplessità, Jo deciderà di partire, convinta dalla possibilità di incontrare il filosofo Flost, a cui lei è devota. 

Cenerentola a Parigi è un film, oggettivamente, abbastanza datato. Proprio per questo, si potrà godere della semplicità della trama e della delicatezza di alcune scene, tipiche dei film romantici dell'epoca. Funny face è un film leggero, nel senso buono del termine, che ti cattura tra un passo di danza e una canzone.

Lo consiglio? si!

Non aprite quello spoiler: the vampire diaries, 6x10, "Christmas through your eyes"



Manca poco a Natale e a Mystic Falls si celebra la cerimonia di decorazione dell'albero. 
Bonnie, pur essendo confinata in una realtà in cui è sempre il 10 maggio 1994, celebra tale ricorrenza addobbando un albero e ricordando la spensieratezza dei tempi andati.
La mamma di Caroline, Liz Forbes, si reca dalla figlia insieme a Stefan per passare le feste natalizie insieme. Sfortunatamente Liz avrà un malore e una volta condotta in ospedale, Elena e Stefan scopriranno che ha un tumore molto esteso ed inoperabile. A Stefan spetterà il difficile compito di riferirlo a Caroline.
Matt and Jeremy pianificano un modo per uccidere Enzo, senza avere successo...e ammetto che, per un attimo, ho sperato che Enzo ci liberasse da questi due inutili personaggi. 
E infine lui. Kai.




E' difficile resistere a l'aria da psicopatico di Kai. Affascinante, in gamba, di un' intelligenza crudele. Vorrei che rimanesse più a lungo possibile nella serie. Kai ha trovato la sua gemella Jo e ha fatto in modo che si riappropriasse della sua magia. Alaric e Damon corrono in soccorso di Jo e una volta trovata mettono al tappeto Kai, per permettere a Jo di fortificarsi e quindi sopravvivere alla cerimonia di fusione con il fratello. Ma Kai ha il dono di impossessarsi della magia altrui ed essendo a conoscenza della presenza della barriera magica di Mystic Falls, con un incantesimo assorbe tutto quel potere, scioglie le sue catene e fugge. Dulcis in fundo, con un incantesimo di occultamento rende invisibile se stesso ed Elena..ma a quale scopo? per scoprirlo, dovremo aspettare la puntata del 22 gennaio 2015. 

PS.: il mio sguardo si è letteralmente illuminato alla vista delle ghirlande di pop corn che mi hanno riportato alla memoria quelle fatte da Rory e Lorelai!!! Adorabili!



Voto: 8/10

venerdì 12 dicembre 2014

Non aprite quello spoiler: pretty little liars, 5x13, "how the A stolen Christmas"



Pretty Little Liars torna con l' episodio speciale di Natale e la domanda nasce spontanea: perché?!
Ci siamo lasciati con la morte di Mona e con Alison come principale indiziata. In questa puntata si ha una sorta di commemorazione di Mona che ci appare spesso nei ricordi di Hanna. 
La trama langue e gli unici passi avanti sono dati dalla scoperta di un'apparente complicità tra Alison e il commissario Holbrook e il ritrovamento, ad opera di Hanna, di una lettera che scagionerebbe Spencer dall'accusa di omicidio di Bethany.
Ritengo sia stata una puntata deludente e troppo surreale. Nulla in questo telefilm ha più senso e spesso si cade nel ridicolo: Aria elargisce un'offerta a un Babbo Natale di passaggio che, in cambio le dà una boule de neige in cui (manco a dirlo) è presente un messaggio di -A. Ridicolo. Come faceva, -A, a sapere che Aria avrebbe fatto un'offerta? e proprio a quel Babbo Natale?
 Mona appare ad Alison nelle vesti di uno spirito/fantasma...

...capelli bianchi, rossetto nero, occhiaie viola...il tutto abbinato ad un vestito stile Mariantonietta dopo un incidente. Roba che neanche ad Halloween. Qual è la necessità di dare a Mona quell'aspetto? Dovrebbe essere inquietante? Mistero. Altre scene trash: Hanna mette al suo posto una ragazzina di 10 anni che è la copia spudorata di Alison. Cara Hanna, ti sei fatta calpestare in tutti i modi possibili e adesso fai la bulla con una bimba? ma spostiamoci al ballo organizzato da Alison. Si susseguono scene inutili in cui non succede assolutamente nulla. Alison, sotto il naso di tutti, ha un incontro con Cece (colpo di scena!!!!) in cui non succede...nulla. Aria ed Emily notano Alison e la sua misteriosa accompagnatrice (che noi sappiamo essere Cece) e iniziano a pedinarle per scoprire chi si nasconda dietro il cappuccio. Le seguono imperterrite, senza accorgersi minimamente che la corporatura della loro amica sia completamente diversa. Persino Jenna se ne sarebbe resa conto. Ma loro no, niente. Finché le due ragazze non si girano rivelando il volto delle gemelle assoldate recentemente da Alison, lasciandole con un palmo di naso. E non dimentichiamoci l'orrore della sigla. Unica nota di merito: la risata malvagia di Mona! 
Concludo riproponendo l'annosa domanda : PERCHè?!



Voto: 3/10

mercoledì 10 dicembre 2014

Non aprite quello spoiler: The Originals, 2x09, "the map of moments"



In questo finale di metà stagione, finalmente i genitori Klaus ed Hayley abbracciano la loro bimba. Assistiamo a dei momenti di tenerezza quando, quasi, tutta la famiglia si dispone intorno al falò per portare avanti una loro tradizione. Ma si sa, non tutte le ciambelle riescono col buco...soprattutto nella famiglia Mikaelson. In un flashback infatti, ci viene mostrato come Kol avesse tentato di appropriarsi di un diamante che, opportunamente lavorato, avrebbe neutralizzato il fratello Klaus. Il suo tentativo però fallisce per opera della sorella Rebecca che avvisa Klaus del piano del fratello. 


Ho apprezzato questa mid-season per diverse ragioni: Klaus è riuscito a punire la madre che ora dovrà decidere se morire o se vivere da quel mostro che ha sempre combattuto; Kol si è vendicato di Rebecca ripagandola con la sua stessa moneta, il tradimento; Elijah ed Hayley hanno avuto il loro momento di passione estrema prima di quella che si preannuncia essere una lunga separazione.


The Originals tornerà il 19 gennaio 2015 con la puntata intitolata "gonna set your flag on fire".

Voto: 8/10

Non aprite quello spoiler: Revenge, 4x10, "atonement"


Nomen omen, il nome è un presagio. Ed infatti, l'elemento centrale della puntata è la redenzione di Daniel che decide di "morire da eroe piuttosto che vivere da codardo". Scopriamo un Daniel pentito per le azioni del passato,che cerca di discostarsi dagli insegnamenti del  cinico padre e pronto ad assumersi le proprie responsabilità. I ruoli degli altri personaggi sono stati del tutto marginali e unicamente funzionali a tale scopo. Non si è fatto passi avanti nella trama se non per piccoli dettagli che aprono a nuove questioni: cosa farà Margaux? Emily sopporterà questa nuova perdita? l'uomo del mistero, Malcom Black, come reagirà alla scomparsa della sua adorata figlia malefica? Victoria verrà mai assorbita da un buco nero?
Non ci resta che aspettare la prossima puntata,in programmazione per il 4 gennaio 2015.
Voto: 7/10

martedì 9 dicembre 2014

Non aprite quello spoiler: once upon a time , 4x10 , "shattered sight".



Quando pensi di aver già visto "la puntata più bella della stagione"e di aver pianto tutte le lacrime a tua disposizione, ecco che arriva lei: la 4x10. Ma procediamo con ordine.
Nella 4x09 ci siamo lasciati con l'incantesimo dello specchio infranto,lanciato da Ingrid,che si sta abbattendo su Storybrooke.
In questa puntata gli abitanti della città, per effetto della maledizione, si scaglieranno gli uni contro gli altri nel tentativo di distruggersi. Le immuni Elsa, Anna ed Emma, tenteranno di porre rimedio alla situazione.
Vengono rivelati dei dettagli del passato di Ingrid e del suo incontro con Emma.
A fine puntata, ci ritroviamo a fare i conti con una cattiva-non cattiva,vittima ella stessa del suo bisogno di accettazione ed amore e pronta a tutto per ottenerlo. A questo punto, diviene davvero difficile non provare compassione per lei  e comprendere i motivi che l'hanno indotta a commettere degli errori. Siamo pronti a perdonarla. Ingrid però, appagata dalla scoperta dell'amore fraterno, decide che è il momento di redimersi e sacrifica se stessa per il bene della comunità.
Ieri sera ho provato rancore come Regina. Ho combattuto al fianco di Biancaneve per proteggere il suo bambino. Ho avuto il cuore spezzato come Uncino, pianto con Ingrid e bramato alle spalle di tutti con Tremotino.
Credo sia questo il pregio di OUAT, riuscire a coinvolgerti sempre.
Voto: 9/10